Organismo paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia  di Napoli e provincia

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Falsi attestati di formazione sulla sicurezza, i danni che provocano ai datori di lavoro e lavoratori

Come distinguere un attestato falso da uno vero

Il fenomeno dei falsi attestati sulla Sicurezza sul Lavoro è in continua crescita. Alcune aziende considerano la formazione sulla sicurezza come un costo, un fastidio, un ostacolo per lo svolgimento delle attività lavorative. Alcuni imprenditori commettono l’errore di acquistare attestati falsi, credendo di risparmiare tempo e denaro. Un grosso errore che può determinare gravi effetti e conseguenze. Per i lavoratori il danno è concreto. Non essere in grado di reagire ad una situazione di emergenza, non essere formati e non accorgersi dei rischi di una situazione potenzialmente pericolosa e non adottare le giuste misure di prevenzione per se stessi e per i colleghi è essere incoscienti o disperati.  Accettare condizioni di lavoro ingiuste è negligenza o, nel peggior dei casi, collaborare nell’illegalità.

– Il datore di lavoro che accetta dei falsi attestati sulla Sicurezza sul Lavoro rischia: l’arresto fino a quattro mesi e l’ammenda oltre cinque mila euro per violazione dell’obbligo di formazione. 

– Se la violazione riguarda più di 5 lavoratori gli importi sono raddoppiati, mentre se riguarda più di 10 lavoratori, gli importi sono triplicati; di essere denunciato per il reato di lesioni colpose o omicidio colposo a seconda che da un eventuale infortunio derivi una malattia o la morte del lavoratore. In questa ipotesi eventuali enti assicurativi e previdenziali possono rivalersi contro il datore di lavoro per il risarcimento dei danni riconosciuti al lavoratore.

– di essere denunciato alle autorità territorialmente competenti per il reato di falsità ideologica. La responsabilità per la condotta antigiuridica del falso è a carico di chi ha presentato la certificazione alle autorità (datore di lavoro o suo delegato) e di chi ha prodotto materialmente il falso;

– In ogni caso, le autorità competenti (organi di vigilanza e magistratura) possono richiedere all’organismo che ha emesso l’attestato, copia della documentazione obbligatoria per l’emissione della certificazione del percorso formativo.

Alcune sentenze a riguardo:

Corte di Cassazione – Penale, Sez.VII- Sentenza n. 16715 del 17 aprile 2019 – Infortunio sul cantiere per la posa di cavi di fibra ottica. Attestato di formazione

Danni provocati dai falsi attestati di formazione sulla sicurezza

La pratica di richiedere e accettare un attestato sulla sicurezza falso provoca un danno:

– Ai lavoratori, che non ricevendo una formazione adeguata possono adottare una serie di comportamenti non idonei con il rischio di causare incidenti anche mortali;

– all’immagine dell’azienda, sia percepita da parte dei lavoratori, che da parte dei clienti e fornitori;

– a tutto il settore professionale della Formazione Sicurezza sul Lavoro, in quanto crea l’idea di un ambito non serio, dove basta imbrogliare.

Come riconoscere un attestato vero?

Per potersi definire valido alle disposizioni di legge, un attestato deve riportare i seguenti elementi:

– la denominazione del soggetto formatore

– nome, cognome del partecipante al corso

– data e luogo di nascita (o codice fiscale) del partecipante al corso

– normativa di riferimento

– specifica della tipologia di corso seguito e indicazione della durata

– periodo di svolgimento del corso

– firma del responsabile del progetto formativo

– numero (con seriale progressivo) dell’ attestato

In generale, la presenza dei suddetti elementi permette di effettuare una prima verifica, ai fini d’identificare un attestato sicurezza falso.

(a cura dell’area Informazione, Comunicazione e Attività Istituzionali Formedil Napoli)