L’appello dell’ ACEN: “Le imprese vanno qualificate, non solo sanzionate”
Il convegno promosso presso Palazzo Ruffo della Scaletta
Napoli, 27 ottobre 2025 – “Le sanzioni da sole non bastano”. È questo il messaggio emerso dal convegno organizzato dall’Associazione Costruttori Edili di Napoli (ACEN), dedicato al tema “Sicurezza sul lavoro: competenze e responsabilità del datore di lavoro”, svoltosi presso Palazzo Ruffo della Scaletta.
L’incontro ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e delle imprese per discutere una sfida sempre più centrale per il comparto delle costruzioni: come rafforzare la cultura della sicurezza e garantire un sistema di imprese qualificate, responsabili e competitive.
Nei saluti introduttivi, la presidente di Formedil Napoli, Roberta Vitale, ha sottolineato il ruolo determinante della formazione come strumento di crescita e di tutela per imprese e lavoratori. “Formedil Napoli è da sempre impegnato nella diffusione della cultura della sicurezza e nella promozione di una formazione professionale di qualità”, ha dichiarato Vitale, ricordando che “solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza possiamo costruire un sistema di imprese serio, in grado di operare nel rispetto delle regole e delle persone”.
Il presidente di ACEN, Angelo Lancellotti, ha evidenziato la necessità di superare un approccio basato solo sulle sanzioni per introdurre invece un vero sistema di qualificazione delle imprese, simile a quello previsto per i lavori pubblici. “La patente a crediti non risolve il problema – ha spiegato – perché penalizza le imprese sane e lascia campo libero a chi non ha nulla da perdere. Serve un percorso di crescita graduale che permetta alle imprese di costruire una storia e una reputazione nel tempo”.
Durante il convegno, il direttore dell’Ispettorato del Lavoro dell’area metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano, ha fornito un dato preoccupante: dall’inizio dell’anno oltre novanta imprese edili sono state sanzionate ed escluse dai cantieri perché prive della patente a crediti. Una situazione che evidenzia la necessità di maggiore attenzione e consapevolezza da parte sia delle imprese sia dei committenti, chiamati a verificare la regolarità delle aziende a cui affidano i lavori.
Il professore Marcello D’Aponte, docente di diritto del lavoro all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha poi fatto il punto sulla legislazione vigente, analizzando gli effetti e le dinamiche applicative delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Il suo intervento ha messo in luce l’importanza di conoscere a fondo le leggi e di applicarle in modo coerente e condiviso, per creare un sistema efficace di prevenzione e tutela.
A chiudere i lavori è stato il procuratore aggiunto della Procura di Napoli, Antonio Ricci, che ha ricordato come la riduzione degli incidenti sul lavoro debba essere considerata una priorità nazionale. “La sicurezza ha dei costi – ha sottolineato – ma la vita delle persone non ha prezzo. È indispensabile unire le forze e investire nella formazione e nella prevenzione: solo così potremo salvare vite e rafforzare il tessuto sociale ed economico del Paese”.
La moderazione dell’incontro è stata curata da Mario Gallo, esperto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il convegno ha confermato quanto la formazione e la collaborazione tra istituzioni e mondo produttivo siano strumenti indispensabili per costruire una vera cultura della sicurezza. Formedil Napoli continuerà a promuovere percorsi di formazione innovativi e di alta qualità, convinto che solo attraverso la crescita delle competenze si possa realizzare un’edilizia più sicura, sostenibile e competitiva.
(A cura dell’Area Comunicazione Formedil Napoli)




