1° Maggio: lavoro, dignità e sicurezza
La prevenzione come cultura, la formazione come leva di emancipazione
Il 1° maggio non è solo una ricorrenza: è un momento di riflessione collettiva, un’occasione per affermare con forza il valore del lavoro come diritto, come strumento di emancipazione, come percorso di crescita individuale e sociale. In un settore come quello dell’edilizia, dove la fatica si tocca con mano e i rischi sono parte concreta della quotidianità, è fondamentale ribadire i principi che devono guidare ogni cantiere, ogni opera, ogni giornata di lavoro: dignità, tutela, prevenzione, conoscenza.
La sicurezza non è un adempimento burocratico, ma una conquista civile. Ogni casco, ogni imbracatura, ogni piano di formazione è un atto di rispetto verso le persone. La prevenzione è sapere condiviso, cultura da diffondere, responsabilità collettiva. Solo attraverso la formazione continua, l’accesso alla conoscenza tecnica e normativa, e il rafforzamento della cultura della sicurezza, possiamo costruire un’edilizia non solo più efficiente, ma anche più giusta.
Il lavoro deve essere fonte di realizzazione, non di paura. Deve garantire futuro, non mettere a rischio il presente. Oggi più che mai è necessario promuovere una visione del lavoro fondata sulla centralità della persona, sulla valorizzazione delle competenze, sulla protezione dei diritti e sulla cooperazione tra imprese, lavoratori, enti formativi e istituzioni.
In questa giornata simbolica, il nostro impegno si rinnova. Continueremo ad essere al fianco dei lavoratori e delle imprese, con percorsi formativi di qualità, con attività di sensibilizzazione, con strumenti concreti per una sicurezza reale e partecipata. Perché la salute e la sicurezza sul lavoro non sono un privilegio, ma un diritto fondamentale. Perché ogni ponte, ogni strada, ogni edificio che si realizza in sicurezza, è anche un passo avanti verso una società più equa e consapevole.
Buon Primo Maggio a tutte e a tutti.
